Dopo la festa di giugno, durante la quale abbiamo riscoperto le radici della nostra opera e i motivi che ci spingono a continuare con entusiasmo questa storia, abbiamo continuato a camminare. La strada si snoda dentro i fatti quotidiani e dentro le più svariate circostanze della vita. Scopriamo come la fragilità dei nostri ragazzi, delle persone, delle famiglie, sia in realtà la nostra stessa fragilità. Nessuno può dirsi a posto, al sicuro o immune dagli
eventi che inevitabilmente ci ritroviamo addosso. È fatica. A volte dolore.
Ci prende la commozione per le storie più diverse che sembrano andare in direzioni sbagliate, per il destino che noi non conosciamo dei nostri bambini, dei ragazzi e degli amici più in difficoltà. Ma tutto questo può essere una risorsa perché, pur nella fatica, ci può essere l’occasione di un punto di ripartenza. Il nostro desiderio, quello più vero, è cercare un sostegno e un aiuto che ci faccia compiere questa strada in modo più bello…
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