La giusta preoccupazione, che abbiamo sempre, è per l’avvenire. Il nostro futuro personale e anche quello dell’Arca, perché possa continuare il suo cammino. Cosa ne sarà di noi? Il primo pensiero è che cosa vorremmo per noi e per l’Arca. La risposta non è difficile: essere felici. Detta così sembra un po’ una chimera, uno «speriamo che vada bene». Ma è giusto, noi tutti desideriamo un compimento, un bene, una felicità che abbiamo scritto nel cuore. Siamo esseri umani e siamo fatti così, nessuno può togliere dal nostro più profondo questo desiderio che sentiamo, a volte in modo palese, altre volte solo percepito confusamente. Come diceva Pavese in un suo scritto “Qualcuno ci ha promesso qualcosa? E allora perché attendiamo?”…..
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