Ci siamo lasciati a Natale in piena pandemia e ci ritroviamo oggi senza grosse variazioni, sembra che nulla sia cambiato. Facciamo fatica e le imposizioni, per quanto blande, pesano sulla vita. Il virus miete vittime ogni giorno e le prospettive di una ripresa economica sembrano molto lontane. I giornali riportano un aumento impressionante di persone che ricorrono agli psicologi (o simili) per placare l’ansia che è l’unica cosa che cresce ovunque, lievita molto più velocemente dell’impasto per la pizza. E noi? Noi all’Arca viviamo le stesse cose di tutti e soffriamo, a livello lavorativo ed economico, come tutti. Allora dove possiamo ritrovare forza e speranza in una situazione così? I discorsi per quanto importanti e utili non servono, specialisti di tutti i generi non riescono a spostare il nostro disagio e la ricerca di forze interiori sembra mostrare tutta la sua irragionevolezza. Eppure l’unica cosa in grado di farci cambiare prospettiva, di provare ad affrontare tutto in modo diverso, per noi risiede nella realtà così come è, in particolare nell’incontro con qualcuno che vive la situazione in modo diverso…
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